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Grotte di Pertosa

Orari d'Apertura

Estivo

da giu
da mar a dom
da 10:00 a 16:00

Prezzo d'ingresso

Intero

da € 13

Ridotto

da € 10

Contatti

Località Muraglione, 18/20, 84030 Pertosa SA
Sitoweb - Mail - Tel

Descrizione Grotte di Pertosa

Le Grotte di Pertosa o Grotte dell’Angelo sono un complesso di cavità carsiche di ampia rilevanza turistica. Hanno una grande importanza sia dal punto di vista naturalistico che storico.

È l’unica grotta in Italia ad essere ancora attraversata da un fiume sotterraneo, il Tanagro (o Negro), la quale sorgente pompa quasi 700 litri di acqua ogni secondo. Mentre all’interno delle caverne è custodita la storia più remota dell’uomo, a partire dai suoi albori. Sono le sole in tutta Europa ad avere al proprio interno i resti di un intero villaggio palafitticolo.

Il nome Grotte di Pertosa proviene dal dialetto della parola petrusu in riferimento alla stretta apertura dell’ingresso: lungo 50 metri, largo 15 metri e alto 20 metri.

Le grotte si trova nell’omonima città, a 70 chilometri da Salerno, nell’estremità più a nord del Parco Nazionale Cilento e Vallo di Diano. Per essere ancora più precisi, l’ingresso alle caverne è situato a 264 metri sopra il livello del mare ai piedi degli Albumi e a 2 chilometri dal fiume Tanagro.

La bellezza della grotta viene risaltata ulteriormente dall’impianto di illuminazione a fibra ottica e led di ultima generazione. E proprio alle grotte di Pertosa che Dario Argento ha girato una parte del suo film, il Fantasma dell’Opera.

Grotta di Pertosa: il Percorso sotterraneo della grotta.

Il percorso sotterraneo della Grotta di Pertosa si estende per quasi 3000 metri nel sottosuolo dei monti Alburni. Il percorso si articola in numerosi cunicoli, gallerie, grandi sale e strettoie, ognuna con caratteristiche uniche, diverse le une dalle altre.

Le grotte sono aperte al pubblico dal 1932. Ogni visitatore, riceve dall’organizzatore l’attrezzatura adeguata a completare in tutta sicurezza l’avventura sotterranea: un casco illuminato, un cinturone per il trasporto di una bombola da carburo e stivali antiscivolo di gomma.

L’itinerario permette al visitatore di esplorare le Grotte di Pertosa in modi diversi e scoprire così luoghi e punti d’interesse differenti. I percorsi sotterranei sono in totale 5, ma sono solo 3 quelli aperti al pubblico. Gli esploratori e i ricercatori possono esplorare due sentieri aggiuntivi della durata di 3 ore che gli permettono di approfondire gli aspetti archeologici e risalire la polla sorgiva.

Il percorso più breve dura 40 minuti ed è lungo 1.5 chilometri. Il percorso medio è lungo 2.5 chilometri e richiede poco più di un’ora per completarlo. Il percorso più lungo, inaugurato solo nel 2003, per completarlo richiede un’ora e mezza e tre chilometri di camminata.

Per accedere alle grotte si attraversa il fiume sotterraneo Tanagro a bordo di piccole imbarcazioni trainate da un cavo d’acciaio. L’attraversata sulle acque verdi e ricche di calcio trasmette un po’ di adrenalina e nel breve tratto dei 200 metri ci si sente dei veri e propri esploratori.

Appena varcato l’ingresso, il primo punto d’interesse è la Caverna Fossile. Qui sono stati ritrovati numerosi reperti archeologici di antiche civiltà che hanno visitato la grotta migliaia di anni fa, dalle prime civiltà preistoriche a quelle dell’antica Roma e dell’antica Grecia.

Uno dei punti di interesse più famosi delle Grotte di Pertosa è sicuramente il Ramo dei Pipistrelli. Questa caverna si chiama così in ricordo dei vecchi abitanti delle grotte, i pipistrelli per l’appunto. L’alato mammifero non abita più all’interno delle caverne da diversi anni a causa della presenza dell’uomo. Ciò nonostante, sulle rocce e sulle pareti delle caverne e delle gallerie sono presenti tonnellate e tonnellate di guano depositato da loro.

La Sala delle Meraviglie è una caverna gigantesca alta 24 metri, dove i giochi di luce si riflettono su oltre 100 costruzioni calcaree dalle forme sempre più strane. Lungo il percorso sotterraneo non mancano i punti d’interesse, come: la Sala della Spugna, la Sala del Trono e la Sala del Paradiso.

Per chi scegli il percorso più lungo potrà dirigersi verso la sorgente del fiume e percorrere la balconata che si affaccia sul Tanagro.

Le ultime novità Grotte di Pertosa

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Grotta di Pertosa: le avvincenti visite guidate tra miti e storia

La visita guidata all’interno delle grotte può prendere una connotazione più mistica e avventurosa di quanto si possa immaginare.

In passato, le Grotte di Pertosa erano conosciute per le loro guide/attori che guidavano i visitatori impersonando Dante Alighieri. Ed è così che le caverne, le gallerie e sale si trasformavano nei 10 cerchi dell’inferno e l’itinerario del sottosuolo si trasformava in un viaggio all’inferno dantesco.

Oggi, l’esplorazione delle caverne avviene in modo diverso, ma sempre con la stessa connotazione avventurosa. La composizione delle caverne si prestano perfettamente per rappresentare l’aldilà ellenico. Tutti i visitatori seguono le orme del grande Ulisse all’interno dell’Ade alla ricerca dell’indovino Tiresia.

Grotte di Pertosa: la grande rilevanza storica delle grotte.

Le Grotte di Pertosa si è formata oltre 35 milioni di anni fa dall’erosione da parte del fiume sotterraneo Tanagro (o Negro). Per esigenze energetiche il fiume è stato fatto deviare e al suo posto ha lasciato spazio alle gallerie e ai cunicoli sotterranei.

Tra le gallerie, sale e caverne sono stati ritrovati numerosi reperti archeologici di antiche civiltà passate, alcune della quali risalgono al periodo Neolitico. I reperti sono stati conservati molto bene, grazie alle favorevoli condizioni climatiche delle grotte, la cui temperatura è sempre costante a 16 gradi per tutto l’anno.

Sono stati ritrovati vasi di ceramica, manufatti di pietra, oggetti di ossa e metallo e resti di palafitte. Questi cimeli sono tutt’ora conservati nei Musei Preistorici di Roma, Napoli e Salerno.

Nel corso della storia dell’uomo, sono stati numerosi i visitatori alle Grotte di Pertosa. Gli uomini della preistoria hanno costruito un villaggio le cui palafitte sono state ritrovate nelle prime esplorazioni. Gli antichi romani e gli antichi greci facevano visita spesso alle grotte per i loro rituali religiosi e cerimonie sacre.

Durante la seconda guerra mondiale, le grotte hanno offerto rifugio e ospitalità agli abitanti della valle e città vicine dai bombardamenti degli incursori aerei.

La scoperta delle Grotte di Pertosa non è ancora finita, c’è ancora tanto da scoprire. Ed è per questo che ogni anno tanti speleologi ed esploratori fanno visita alle caverne per portare alla luce nuove meraviglie.

Grotte di Pertosa: i dintorni delle grotte

La Grotta di Pertosa non è l’unico punto d’interesse della città, a completare l’offerta turistica e culturale ci sono anche i musei, le chiese e il centro storico medioevale.

La città di Pertosa si trova alle pendici dei monti Alburni ed è circondata da rigogliose foreste di quercia e ulivi che crescono in abbondanza su tutto il territorio. Il centro storico ha una grande rilevanza storica, grazie a una forte impronta medioevale e dalla bellissima fontana di stalattiti e stalagmiti.

Il centro storico di Pertosa è spesso il palcoscenico di numerosi eventi di folclore, come: il festival della musica e della cultura etnica Negro, la Sagra del Carciofo Bianco, la Sagra dei Vermicelli, il festival musicale Pertosa Jazz e la mostra permanente alla villa comunale Il Muro diventa Cultura.

La chiesa di Santa Maria delle Grazie è un altro luogo di grande interesse storico. È stata costruita dai frati Benedettini quando sono giunti a Pertosa nel medioevo. La presenza dell’abazia ha stimolato lo sviluppo sociale ed economico della città. Al suo interno sono conservati due affreschi di grande valore: il quadro della Madonna della Grazie e l’Immacolata di Bernardo Lama.

Per tutta la città di Pertosa si trovano luoghi di grande rilevanza storica, come: la chiesa di San Benedetto, Il Vecchio Mulino, il Museo Integrati dell’Ambiente, le Gole di Campostrino e il Cammino dell’alleanza.

Come si arriva alle Grotte di Pertosa

Viaggiando in Auto

Dall’Autostrada A3 Salerno- Reggio Calabria, uscire a Petina o Polla e poi seguire le indicazioni per le Grotte di Pertosa.

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