Isola di Bergeggi
Descrizione Isola di Bergeggi
L’Area Marina Protetta Isola di Bergeggi deve il suo nome all’omonimo comune ligure, Bergetti. I fondali compresi nel programma di tutela sono quelli che circondano l’Isola di Bergeggi e il tratto di costa di Punta del Maiolo, Punta delle Grotte e Punta Predani.
L’istituzione dell’Area Marina è avvenuta nel 2007 affidando all’omonimo comune il compito di tutelare e valorizzare il patrimonio naturalistico e paesaggistico dell’isola.
L’isola si trova a 250 metri dalla costa e ha una forma di un piccolo cono di roccia alto 53 metri ricoperto di macchia mediterranea e gariga. La costa è ricca di falesie a picco sul mare, calette di sabbia, grotte e insenature. Il canale che separa l’isola dalla costa è profondo 70 metri e i fondali marini sono popolati da praterie di Posidonia e coralligeno.
Da sempre l’Isola di Bergetti ricopre un ruolo importante per il controllo della viabilità tra Vado e Noli. Già dal medioevo, sull’isola e lungo la costa sono state costruite diverse torri e forti, alcuni ancora in piedi, come: Torre Rovere, Forte San Giacomo, Torre d’Ere e Forte San Sebastiano.
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Le zone dell’AMP Isola di Bergeggi
In tutta l’Area Marina Protetta, a seconda del tipo di Zona, le attività dell’uomo sono limitate o vietate per tutelare la vita quotidiana degli animali e piante. L’area è stata suddivisa in 3 zone con diversi gradi di tutela ambientale in base alle caratteristiche del territorio.
- Zona A (Riserva Integrale). All’interno di questa zona tutte le attività che possono recare danno all’ambiente marino sono vietate ad eccezione della ricerca scientifica, sorveglianza ambientale e le attività di soccorso. Fanno parte di quest’area il tratto di mare a sud dell’Isola di Bergeggi.
- Zona B (Riserva Generale). All’interno dell’area le attività sono regolamentate in modo da limitare i danni all’ambiente. Le attività concesse, oltre a quelle elencate nella Zona A, sono: navigazione a vela, remi o motore con velocità massima di 5 nodi, balneazione, accesso alle grotte, pesca sportiva e artigianale e l’ormeggio in apposite zone. Fanno parte di questa zona i tratti di mare circostanti all’isola e alla costa di Punta Predani.
- Zona C (Riserva Parziale). All’interno dell’area sono consentite tutte le attività che rappresentano una modesta minaccia verso l’ambiente. Sono consentite tutte le attività previste nelle Zone A e B ad eccezione della navigazione con moto d’acqua o con velocità superiore a 10 nodi. Fanno parte i tratti di mare restanti.
La spiaggia e le attività subacquee dell’Area Marina Protetta Isola di Bergeggi
L’Area Marina Protetta Isola di Bergeggi suscita un grande interesse a livello turistico e per tutti gli appassionati di subacquea. Il comune di Bereggi è una rinomata località balneare dal 1970 per via delle sue acque tra le più limpide della Liguria e alta qualità ambientale.
Nelle Zona B e C sono ricche di bellissime spiagge libere e attrezzate per la balneazione. Il visitatore durante il bagno può anche praticare lo snorkeling e il sea watching nel rispetto dei limiti per tutelare le specie marine.
Le attività subacquee soddisfa uno degli obiettivi principali dell’Area Marina Protetta, la maggiore consapevolezza dell’habitat. All’interno della riserva marina sono disponibili diversi punti di immersione. I più importanti sono:
- Pifferaio. Il tunnel scende fino a 18 metri di profondità ed è adatta per i principianti.
- Franata. Il tunnel scende in profondità fino a 30 metri. Durante l’immersione notturna è possibile ammirare alcuni esemplari di Alicia Mirabilis.
- Canalone. Il tunnel scende in profondità fino a 10 metri. Durante l’immersione è possibile ammirare le aragoste, le castagnole, le murene e la rana pescatrice.
- Grottina. Il tunnel subacqueo si trova a Torre del Mare e sbocca in una grotta area frequentata da turisti.
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La Flora e Fauna dell’Area Marina Protetta Isola di Bergeggi
I fondali marini dell’Area Marina Protetta suscitano un grande interesse per la comunità scientifica, sia dal punto di vista biologico e geologico.
I fondali sono popolati dalla Posidonia Oceanica e da un grande varietà di alghe. Le praterie di Posidonia Oceanica, è fondamentale per l’equilibrio degli habitat marini e costieri.
La sua presenza non è più forte come in passato. A causa dell’eccessivo inquinamento dell’uomo la sua regressione lungo la costa è stata accelerata. A testimonianza del fatto, la presenza di acqua torbida e dalla presenza delle Matte nei fondali, le foglie morte della Posidonia Oceanica, e da una riduzione della biodiversità.
Nell’ultimo decennio, la tutela dell’ambiente marino ha permesso di rallentare il fenomeno di regressione della Posidonia Oceanica riducendo gli effetti dell’uomo sul paesaggio marino.
Ora le praterie di Posidonia Oceanica ricoprono una piccola superfice dell’Area Marina Protetta Isola di Bergeggi di appena 83 ettari sui fondali tra i 10 e 20 metri di profondità. E nei tratti di costa, dove prima c’era la Posidonia, ora sono colonizzate dall’alga verde.
La pianta marina, oltre ad avere una grande importanza per le specie nella quale trovano rifugio e cibo, ha anche un ruolo vitale per la stabilizzazione dei fondali, perché rallentano l’erosione. La sua presenza è anche un indicatore di qualità delle acque.
Nelle profondità del piano infralitorale, fino ai 30 e 40 metri, si trovano altri tipi di alghe, come: fico d’india di mare, le alghe rosse, la Halimeda tuna e altre specie ancora.
Le coste, invece, sono popolate dall’alga bruna Cystoseira amentacea e l’alga Cystoseira Compressa, quest’ultima a causa del continuo inquinamento è diventata sempre più difficile trovarla.
Mentre sulla terraferma si trova la macchia mediterranea in compagnia di altre specie, quali: barba di Giove, papavero delle spiagge e il finocchio marino.
La popolazione delle specie marine dipende dall’intensità della luce, dal tipo di fondale a dalla densità della sedimentazione delle piante.
Gli organismi marini si possono distinguere in quelli che vivono nei fonali molli, entro i 10 metri di prodondità, e quelli dei fondali duri che vivono a stretto contatto con il mare aperto. Nei fondali molli vivono diverse specie di bivaldi, mentre nei fondali duri gli sciafili e il Coralligeno.
Le grotte dell’Isola di Bergeggi hanno un ruolo fondamentale per l’ecosistema in quanto offrono rifugio a moltissime specie marine. Un piccolo laboratorio naturale soggetta a continui fenomeni carsici, al cui interno vivono una grande varietà di organismi e specie differenti, come: corvine, re di triglie, magnosella, molluschi, brotula nera, gambero di scoglio e altre ancora.