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Cinque Terre

Orari d'Apertura

Estivo

da apr a set
da lun a ven
da 09:00 a 14:00

Invernale

da ott a mar
da lun a ven
da 09:00 a 14:00

Prezzo d'ingresso

Intero

da € 0

Ridotto

da €

Contatti

Via Discovolo snc - c/o Stazione Manarola 19017 Riomaggiore (SP)
Sitoweb - Mail - Tel

Descrizione Cinque Terre

L’Area Marina Protetta Cinque Terre deve il suo nome all’antica denominazione dei 5 borghi che lo compongono: Vernazza, Manarola, Monterosso, Corniglia e Rio Maggiore per l’appunto Cinque Terre.

Il grande interesse per questo tratto di mare ha motivato l’istituzione dell’Area Marina nel 1997. L’area compresa nel piano di tutela va da ovest del porto di Venere e comprende una superfice di 45 chilometri quadrati e 19 chilometri di costa.

All’interno dell’Area Marina Protetta si trovano la più grande concertazione di biodiversità animale. Ed è proprio per questo che è molto importate la loro salvaguardia. I programmi di tutela si suddividono in: recupero ambientali, maggiore consapevolezza verso il visitatore, valorizzazione del territorio e monitoraggio continuo.

Le Cinque Terre è una location molto ambita dai turisti e in particolare dagli appassionati di subacquea. Offre al visitatore tantissimi percorsi marini, percorsi con i battelli e itinerari con il kayak. I più famosi punti di interesse a livello naturalistico sono:

  • La Via dell’Amore. Si caratterizza per una suggestiva immersione fino a 32 metri a fianco di una parete rocciosa ricca di gorgonie e aragoste.
  • Il Panettone. Offre un percorso verso il basso fino a 35 metri profondità fino a roccia popolata da gorgonie, aragoste e saraghi.
  • La Franata di Corniglia. Il percorso subacqueo più semplice da affrontare e offre una discesa fino a 18 metri sotto la superfice del mare. Questo tratto è popolato da gronghi, murene, re di triglie e aragoste.

Le Zone dell’AMP Cinque Terre

La finalità dell’Area Marina è garantita dal livello di tutela applicato all’interno dell’AMP delle Cinque Terre. La superfice di mare è suddivisa in 3 zone diverse a cui è applicata un grado diverso di tutela.

  • Zona A (Riserva Integrale). Sono le aree che si trovano nei tratti di mare circostanti a Capo Monte Negro e Punta Mesco. In questa zona si trova la vera ricchezza dell’Area Marina con specie animali e vegetali davvero unici.
  • Zona B (Riserva Generale). Sono i tratti di mare che si trovano a ridosso della Zona A.
  • Zona C (Riserva Parziale). È il tratto di mare che comprende il perimetro dell’Area Marina fino alla Zona B.

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La Flora e Fauna dell’Area Marina Protetta Cinque Terre

Le acque delle Cinque Terre sono considerate fra le più ricche del mediterraneo, un luogo d’incontro di tantissime specie, tra animali e vegetali. Una tale diversità non solo in grado di affascinare, ma anche utile per la sopravvivenza dell’habitat.

I fondali dell’Area Marina Protetta non sono tutti uguali, ma sono influenzate da un mix fattori che le rendono uniche, quali: condizioni dell’habitat marino, intensità della luce, grado di salinità delle acque e forza delle correnti marine.

Nei tratti di mare vicini alla superfice si trovano le tipiche formazioni di fotofile del Mediterraneo. Nei casi in cui le pareti rocciose proseguono in profondità, si può notare che le pareti sono colonizzate prima da sciafile e emifotofile e poi, nella parte più profonda, da Coralligeno.

Un organismo vegetale indispensabile per l’habitat marino è la Posidonia Oceanica. Questa pianta fornisce ossigeno e si estende con praterie di vegetazione sui fondali sabbiosi profondi dai 5 ai 25 metri. La Posidonia si può trovare sulle spiagge della Fegina e a zona Monterosso. È presente anche a Punta Mesco, ma nella parte orientale si può notare che non è in buone condizioni a causa delle attività dell’uomo.

Le pareti rocciose di Capo Montenegro e Punta Mesco sono l’habitat di specie marine davvero uniche, come: Eunicella Verrucosa, Savaglia Savaglia e il Falso Corallo Nero. E nascosti nella penombra si trovano una specie rara di gorgonia: la Paramuricea clavata.

Man mano che si scende in profondità, si possono ammirare sui fondali marini un maggior numero di varietà animale, come: i molluschi, le stelle marine, i ricci di mare, le spugne, gli anemoni e tutte quelle specie che possono sopravvivere in ambienti marini con scarsa luce.

Le specie ittiche vivono all’interno dell’Area Marina Protetta Cinque Terre sono tantissime e tutte comprese nel Santuario dei Cetacei. Tra le specie che nuotano all’interno dell’Area Marina ci sono: orate, cernie, saraghi, occhiate, tenute, tordi, labradi e la donzella pavonina.

Il Santuario dei Cetacei

L’Area Marina Protetta Cinque Terre fa parte del Santuario dei Cetacei. Il Santuario è un’Area Marina con protezione speciale ed è riconosciuta da tutti i paesi del Mar Mediterraneo.

Un’Area Marina di oltre 100 mila chilometri quadrati al cui interno si trova una condizione ambitale molto favorevole per l’alimentazione e riproduzione dei cetacei.

Il Santuario è una zona di grande rilevanza a livello biologico. Non solo per l’uomo, ma anche per le migliaia di esemplari di balenotteri, delfini, tursiopi e tanti altri cetacei che ogni estate si danno appuntamento al santuario.

Il motivo di questo fenomeno è presto detto. All’interno delle acque del Santuario dei Cetacei si trova la più alta concentrazione di sostanze nutrienti. Un evento reso possibile dalle forti correnti marine che durante l’inverno sono in grado di trasportare le sostanze nutrienti depositate sul fondo marino in superfice.

L’integrità del Santuario dei Cetacei è continuamente minacciata dall’azione dell’uomo. Infatti, molte specie che si trovano all’interno del Santuario sono a rischio di estinzione a causa dell’attività dell’uomo, come: la pesca, l’inquinamento e il traffico nautico.

In particolare, l’inquinamento è la causa principale del degrado dell’habitat, dovuta soprattutto all’eccessivo traffico di idrocarburi che tende a inserirsi all’interno della catena alimentare dei cetacei causandone poi l’estinzione.

L’eccessivo traffico delle imbarcazioni causa anche la morte di numerosi cetacei che sono colpiti dalle imbarcazioni. Il tasso di mortalità è ancora più alto in estate a causa della maggiore affluenza delle specie marine verso il Santuario Marino.

Inoltre, la presenza delle imbarcazioni è fonte di stress e interferenze nei biosonar dei cetacei causando problemi nella ricerca del cibo e nella riproduzione.

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